I rifiuti in borsa, o meglio nel Borsino rifiuti

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I rifiuti in borsa. Anzi in borsino rifiuti.

Uno dei capisaldi dell’economia circolare è la gestione dei rifiuti. Ma per arrivare a una situazione ottimale, che riduca al minimo la percentuale di rifiuti che finisce in discarica, occorre creare un sistema che agevoli il reimpiego o riutilizzo di quello che normalmente buttiamo nel cestino della spazzatura.

Ci sembra che un interessante passo avanti sia la creazione del Borsino Rifiuti.

Di cosa si tratta?
La prima borsa telematica Borsino Rifiuti (BR) è la prima borsa telematica dei rifiuti. Il suo fonder è Gianluca Vorrato che in diversi video spiega come funziona la sua organizzazione e perché l’ha creata.


In pratica Borsino Rifiuti si occupa attivamente e concretamente della gestione appunto dei rifiuti allo scopo di favorirne il riuso, lo smaltimento o la commercializzazione. Il motivo è facilmente intuibile: i rifiuti non sono tutti uguali. Ognuno ha una sua peculiarità specifica e si tratta prima di tutto di capirne la destinazione ottimale, sia da un punto di vista economico che ecologico. Ma spieghiamo meglio obiettivi e finalità del borsino rifiuti aiutati anche dalla documentazione che è stata diffusa per un’operazione di crowdfunding (la forma di finanziamento a questa impresa appena nata).

La società aspira a diventare il primo operatore nella disintermediazione degli scarti prodotti da privati, aziende ed enti pubblici. Di tutti insomma. L’attività del Borsino Rifiuti si rivolge sia a chi segue la lavorazione e i relativi scarti sia a chi li produce direttamente. Per questi ultimi c’è anche la possibilità di usufruire di una rete di consegna dedicata. Quindi la società si rivolge a quattro target diversi: aziende che producono rifiuti, aziende che li utilizzano, utenti privati e pubblica amministrazione.

Come il lettore può immaginarsi un punto essenziale della gestione dei rifiuti è la logistica. Per questo Borsino Rifiuti ha creato una rete di trasportatori (a marchio proprio) che consegnano i rifiuti agli impianti in ogni parte del territorio. Per conoscere ed eventualmente aderire ai diversi servizi BR è stata attivata una piattaforma online. Tra gli aderenti anche il Comune di Aprilia (Roma) e una banca la BBC di Agrigento.
In conclusione: Ci sono mille strade per arrivare a un’economia circolare diffusa. Una è sicuramente questa e sembra anche promettere bene.