Ecomondo: lanciato il Green New Deal

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Anche quest’anno (2019) si è svolta a Rimini Ecomondo (The green Technology expo) dal 5 all’8 novembre. Com’è noto la Fiera affronta tutti i principali aspetti della circular economy. E anche molti annessi e connessi. Qualche dato: la superficie espositiva è di 98.000 mq. In crescita i visitatori che stavolta hanno superato le 80.000 presenze. In netto aumento rispetto alle precedenti edizioni.  Numerosi anche gli espositori presenti – circa 1300 – e molto nutriti gli incontri e gli eventi (oltre 150 con più di mille relatori). Difficile allora scegliere gli appuntamenti  in assoluto più interessanti . Abbiamo allora preferito essere presenti alla sessione plenaria di apertura, dove si dichiaravano gli intenti generale dell’attuale edizione. Quest’anno le parole d’ordine  erano:  Green New Deal e sfida climatica: obiettivi e percorso al 2030. Va precisato che in Europa la nuova commissione europea e il nuovo governo italiano hanno avanzato la proposta di promuovere un grande accordo, un ‘Green New Deal per affrontare congiuntamente la crisi ambientale’. Il motivo è facilmente intuibile: senza gli sforzi congiunti di tutti non è possibile affrontare – con concrete possibilità di successo –  una crisi di queste dimensioni. C’è di più: alla crisi ambientale si è aggiunta – specificamente  in Europa – una bassa crescita economica che certo non aiuta gli investimenti per riconvertire la nostra old economy.

Allora gli Stati Generali della Green sono stati dedicati a formulare idee e proposte per dare forza e concretezza a una svolta epocale. Si persegue un cambiamento che abbia due grandi poli di riferimento: da una parte un consistente taglio delle emissioni di gas effetto serra e dall’altra rilanciare un nuovo sviluppo industriale e creare quindi nuova occupazione. Il programma da realizzare richiederà almeno dieci anni,  dovrà mobilitare consistenti risorse finanziare e riformare la fiscalità. Si prevede di arrivare nel 2021 all’istituzione della  carbon tax e contemporaneamente a tagliare il cuneo fiscale. Questo programma è stato tracciato da Edo Ronchi che ha anche rilevato dove il nostro paese ha fatto – rispetto agli anni scorsi – dei passi avanti e dove invece segna il passo.

Ha parlato anche il ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa. Il Ministro ha invitato le parti sociali a collaborare con le autorità per raggiungere un obiettivo che riguarda tutti i cittadini. Alla prima sessione plenaria sono seguite altre tre sessioni tematiche di approfondimento. E cioè: il Green New Deal per le città: un programma nazionale di rigenerazione urbana; il green New Deal per la circular economy e infine il Green New Deal per il territorio: il ruolo delle imprese per valorizzare l’agricoltura e il capitale naturale.                                                                     A proposito di imprese: Oltre ad assistere ad altri incontri – come quello dedicato a una strategia italiana per la plastica – abbiamo visitato ripetutamente gli stand parlando anche con gli addetti presenti. Abbiamo così  potuto presentare Phorestanews agli operatori del settore e, tra l’altro, abbiamo  chiesto loro che cosa vorrebbero trovare nella nostra rivista. Riassumendo: chiedono che si affrontino i loro specifici problemi  che – specie per le organizzazioni più piccole – sono davvero grandi. In generale abbiamo trovato comunque una grande disponibilità al dialogo. Un segnale incoraggiante.